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1975 Vienna Primo Capponcelli a...
San Matteo Decima, li 19-3-1976
Santità Amatissima,
con profondo amore alla verità Le mando questa mia perché se crede si rilegga attentamente le lettere di San Paolo, cioè in special modo la lettera ai Galati e vi troverà meditando che mezzo miliardo e più di cristiani sono ancora sotto alla maledizione della legge e non sotto la promessa che Dio diede ad Abramo: “E in te nel tuo discendente saranno benedette tutte le genti cioè Cristo” quindi San Paolo continua: “Cristo ci ha liberati dalla maledizione della legge essendosi fatto Lui maledetto per noi ecc….”. Se per televisione dappertutto si parla di tempo dello Spirito Santo che è Amore cioè Dio come si può ancora iriigidire la legge e tenerci sotto il timore che S: Giovanni l’Evangelista in una sua prima lettera dice: “Che il timore non è perfetta carità” che nello stesso suo Vangelo dice che Gesù ha detto: “Questo è il mio comando: Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi” e San Paolo aggiunge: “Che il cristiano non deve star sotto la legge ecc…”.
Allora Santità dato che Lei ha detto che il ’76 è l’anno dell’Amore, ci liberi dalla maledizione della legge perché Dio lo vuole essendo lui Amore.
I malanni del mondo sono tanti una però è la malattia: malattia è non capire quanto può l’Amore di Lui di Dio, è un oceano sconfinato di bene di ricchezze che nessuno vuol usare, la medicina è lì che non si potrà ottenere fintanto che saremo sotto la maledizione perché Dio è amore e l’amore è perdono per tutti e per tutte le colpe dell’uomo perché tutti gli uomini dice la Bibbia sono sotto al peccato.
Lo so che è una cosa immensa ma anche Dio è immenso e può tutto su tutti, quindi metta Lei per primo i cristiani nella Benedizione così verrà il Regno di Dio sulla terra, regno di Pace, di Gioia, di Ricchezza, di Amore nei cuori turbati dagli scrupoli della legge per la quale non vi entrerà mai Dio.
Colgo l’occasione di inviarLe i miei più sinceri auguri di una Santa Pasqua che lo Spirito Santo Le dia forza per tale passo.
In fede
Capponcelli Primo
(Trascrizione letterale n.d.r.)