Chiesa di San Luigi dei Francesi
Mosca, 13 aprile 1994
Benvenuti tutti, cari amici di Mosca, in questa bella Chiesa di San Luigi dei Francesi. In questi giorni trascorsi a Mosca sono stato molto felice di vedere la bontà di questo popolo che ho sempre amato fin da bambino. Mosca è una città predestinata dall'Amore di Dio a grandi cose, così mi diceva il mio grande Padre spirituale Padre Pio da Pietrelcina. Forse voi tutti non conoscete questo grande uomo che era il Santo del Gargano. Egli ricevette le stigmate di nostro Signore nel lontano 1917 e le portò per cinquant'anni. È stato il grande Profeta di questi ultimi tempi e sono tante le cose che devo dirvi perché io sono stato il suo figlio prediletto fin dall'età di quattordici anni. Questo uomo, inviato da Dio, era amato da tutto il mondo. Milioni di persone venivano a trovarlo sul Gargano e oggi io sono qui da voi a portarvi le sue benedizioni, il suo amore, perché Egli amava tanto la Santa Russia. Il mistero di questo santo è universale perché egli fu scelto da Dio proprio in coincidenza con le apparizioni del 1917 a Fatima, in Portogallo. In Portogallo la Vergine annunciò la grande rivoluzione russa, ma disse anche che la Russia si sarebbe convertita pienamente all'Amore di Dio e che avrebbe avuto una grande missione nei riguardi dell'occidente cattolico. Padre Pio da Pietrelcina conosceva i misteri di Fatima e fu un testimone di questi segreti che si stanno avverando. Egli disse che la Madonna aveva coinvolto anche me in questo grande mistero e, all'età di quattordici anni, mi mandò a chiamare a Bologna per farmi suo figlio spirituale. Per molto tempo non seppi nulla di ciò che sarebbe accaduto di me, sapevo solamente ciò che era scritto in una lettera inviatami nel 1940 da Padre Pio. In questa lettera era scritto che Gesù aveva deciso del mio avvenire e che avrei dovuto studiare e laurearmi. All'età di ventotto anni tornai nel Gargano da Padre Pio ed egli mi disse che avrei dovuto restargli vicino fino al giorno della sua morte. Questa vicinanza durò quattordici anni, durante i quali egli mi fece conoscere il mondo, i problemi dell'umanità e anche ciò che era il segreto di Fatima. Nell'ambito di questo segreto, io avrei dovuto scrivere un libretto che doveva essere la pace di Dio con gli uomini. Questo libro è profetizzato nell'Apocalisse di Giovanni al capitolo 10, laddove si rivela che lo spirito di Giovanni non muore, dovendo profetare ancora davanti a molti popoli, nazioni e re. Ecco, io ho dovuto venire qui a Mosca, con grande gioia, per portarvi questo libretto misterioso che non è una dottrina, ma è l'Amore di Dio che vuole entrare nei vostri cuori. Oggi gli uomini di tutto il mondo sono stanchi di dottrine e di leggi che li soffocano; oggi tutti cercano l'amore e l'Amore si fa linguaggio per entrare nei cuori degli uomini. Quando l'uomo ha imparato il linguaggio dell'Amore di Dio, non può essere più incatenato da nessun linguaggio o dottrina umana. L'amore divino slega le catene che abbiamo tutti nei nostri cuori e nelle nostre menti, i condizionamenti e le ideologie del mondo. Solo l'amore divino ha la forza di renderci liberi perché ci dà la libertà della coscienza. La coscienza dell'uomo incatenata dalle menti umane, dai Caino del mondo, non è capace di udire la voce di Dio, ma se noi liberiamo la coscienza da tutti i condizionamenti e dalle dottrine del mondo, ecco che in essa, come Sole, splende la luce della Verità. Ecco a che cosa serve - e questo me lo confermò anche Papa Paolo VI - questo Libretto che era atteso da tanti secoli. Questo libro mette in comunione lo spirito dell'uomo con lo Spirito di Dio. Noi sappiamo che il primo uomo, Adamo, aveva perduto la regalità. Egli aveva dialogato col serpente e allora il serpente gli aveva chiuso la coscienza al punto da non sentire più la voce di Dio. Adamo aveva perduto la comunione con lo Spirito Santo e quindi non era più re, ma era diventato schiavo degli animali, come noi oggi. Cristo ha riportato sulla terra la regalità che dà all'uomo il potere di dominare le passioni e l'animalità. Quando l'uomo ha riacquistato la sua regalità attraverso il dono d'amore di Cristo, è felice. È necessario che ogni uomo diventi re, sacerdote e profeta così come lo era Adamo prima della caduta. Questa è la sola libertà per ogni uomo, e Dio vuole la libertà. Questa è la ragione della discesa di Cristo sulla terra, questa è la ragione per cui Cristo sulla Croce scelse Giovanni . L'Apostolo Giovanni sotto il legno della Croce riacquistò la regalità perduta in Adamo mediante l'Amore di Cristo. Gesù, Maria e Padre Pio mi hanno detto che chi ama questo libro - Quaderno dell'Amore - riacquista la regalità, cioè la libertà. Così Caino non potrà più schiavizzare o uccidere Abele. Il buon popolo russo mi è sembrato Abele, vittima di tutti gli egoismi, anche dell'occidente, e perciò sono venuto a consigliare a tutti di amare Gesù, di amare queste parole che ridonano la libertà del cuore. Padre Pio mi disse che la Madonna a Fatima parlò della Russia come del popolo eletto. La sofferenza del popolo russo, sopportata con pazienza e bontà, sono un esempio per tutto l'occidente. L'occidente deve imparare dalla Russia l'amore e deve perciò aiutare la Russia a ritrovare tutte le sue energie. Questo vuole Dio per evitare nuove guerre, perché la pace verrà solo quando la Russia rioccuperà pienamente il suo posto nel mondo. Ciò che vi dico è confermato da un fatto importante. Nel 1968, quando ancora il Libretto non era stampato, Padre Pio incaricò un direttore d'orchestra americano che si confessava da lui, Alfonso d'Artega, affinché il "Quaderno dell'Amore" fosse trasmesso da "Radio St. Louis", una emittente di St. Louis, negli U.S.A., tanto potente da poter essere captata anche in Russia. Alfonso d'Artega era fratello del direttore di questa radio. Il 24 Maggio 1968 era la festa del SS. Cuore di Gesù a S. Louis. Gesù e Padre Pio volevano che le parole del Quaderno dell'Amore fossero trasmesse anche alla Russia tramite Radio S. Louis. Ma poi, con grande dolore di Padre Pio, il maestro d'Artega tradì e non fece questa trasmissione. Comunque Dio non cambia mai parere e perciò, nonostante la mia asma, sono venuto io direttamente in Russia a portarvi questo dono di amore che Gesù vi vuole offrire per essere finalmente felici, perché l'uomo non può essere pienamente felice fino a quando non ha il linguaggio dell'amore. L'uomo è felice quando può esprimere con parole tutto l'amore del suo cuore. Questo libro vi dona la grazia di poter esprimere l'amore, di donarlo anche ai Caino perché diventino Abele. L'umanità è divisa perché sono divisi i linguaggi, che sono linguaggi dottrinali, ma quando voi avrete l'unico linguaggio dell'amore, tutte le dottrine cadranno e resterà solamente una Parola, quella di Dio Amore. Allora non ci saranno più divisioni, né nelle chiese, né in politica. Tutto ritornerà all'unità e Dio regnerà nei nostri cuori. Ricorderete l'inizio del Vangelo di Giovanni: " In principio era il Verbo - la Parola - e per mezzo del Verbo tutto fu creato ". Quando noi riceviamo questo linguaggio, la Parola Divina, noi possiamo ricreare un mondo felice, sia spirituale che materiale. Sono sicuro che voi russi che siete tanto seri, sarete i più idonei a far conoscere al mondo la potenza delle parole di Gesù e di Giovanni che svegliano i cuori e liberano l'uomo nella felicità. Spero che mi abbiate capito e se avete capito, mettete in pratica quello in cui oggi credete, cercate il linguaggio dell'amore come unica felicità per voi e per i vostri fratelli perché la vera giustizia, la vera uguaglianza che gli uomini cercano, è solo nell'amore. Gli uomini politici parlano alle masse e promettono un'eguaglianza impossibile, ma quando noi abbiamo il cuore ricco di amore creiamo davvero l'uguaglianza, perché chi ama pensa più al fratello che a se stesso. Diventeremo come Cristo, che ha dato la vita per i fratelli. Questa è l'unica verità che ci può fare felici anche nella miseria. Non so se la mia scarsa salute mi permetterà di ritornare in questa bella terra di Russia, però io vi prometto di pregare sempre perché voi possiate comprendere, amare queste parole e ritrovare in esse la luce del cuore, quella libertà di coscienza che vi farà liberi per sempre. La grande nazione russa, quello che era l'impero degli zar, quello che era l'URSS, oggi sembra che si sfasci, ma tutti i popoli della Russia si riuniranno nella concordia quando voi avrete compreso il primato dell'amore. Ecco che cos'è l'unità. I popoli si dividono perché non trovano l'amore. Il cemento dell'unità è solo l'amore. E allora tutte le repubbliche della Russia devono ritrovare l'antico amore che le ha tenute unite per tanti secoli; ciò dovrebbe accadere anche nell'Europa occidentale dove ci stiamo dividendo perché non abbiamo l'amore. Tutti i problemi materiali che esistono nel mondo sono conseguenti ad un'assenza di amore, perché Dio aveva fatto l'uomo re del creato e lo aveva messo in condizioni di ricavare tutto ciò che voleva dalla terra. Quando noi rimetteremo l'Amore di Dio al primo posto, anche i deserti diventeranno terre fertili. Ecco cosa significa essere re del creato: tutto obbedisce all'uomo. Tutto obbedisce all'uomo che è diventato re. Questo è il dono che ci ha fatto Gesù Cristo; ed oggi, se vogliamo salvarci, se vogliamo evitare una terza guerra mondiale, dobbiamo presto presto diventare re. Questo libretto, ha detto la Madonna a Fatima e mi ha confermato Padre Pio, è il manuale per ritrovare la regalità nei nostri cuori. Pensate che a Fatima la Madonna ha parlato principalmente della Russia quando ancora non era scoppiata la rivoluzione. La Russia è stata sempre nel Cuore della Madonna, perché ha amato Giovanni, il Figlio Prediletto. Voi avete dato tanto amore a Gesù, Maria e Giovanni e oggi dovete portare questo amore nel mondo. L'occidente è molto ammalato, più ammalato di voi perché ha sprecato le sue energie in tante vanità. Le vanità occidentali hanno ucciso l'amore ma voi potete riportarlo; dovete riacquistare fiducia in voi stessi, fiducia nel grande Amore di Dio, di Maria per voi. Ecco che ognuno di voi, divenuto re, potrà essere l'apostolo dell'amore nel mondo. Purtroppo io non parlo la lingua russa però è come se la parlassi perché i vostri sguardi, il vostro modo di essere, mi trasmettono una gioia che non avevo provato prima nel mio paese. È la gioia di sapere che esistete voi così ricchi d'amore. Non dovete rimpiangere le ricchezze dell'occidente perché sono apparenze; voi avrete molto di più perché la ricchezza del cuore vi procurerà delle ricchezze che non muoiono più. Tutto muore a questo mondo, ma l'amore vive eternamente e voi con questo amore, avrete la vita eterna. Eterno è il dono di Dio, eterni sarete voi se lo accogliete interamente. D'ora in poi la Russia non deve più soffrire ma deve gioire: questa è una promessa della Madonna e la Madonna non si sbaglia. Io non ho tempo di parlarvi della mia vita miracolosa ma può darsi che se ritornerò, avrò il tempo di dirvelo. È un miracolo d'amore di Dio e di Maria che io abbia potuto venire qui, ma per esperienza posso dirvi che quando Dio mi manda in un luogo, in una nazione, non è invano. Sono venuto qui per volontà di Dio perché Dio vuole la vostra felicità. Il mio spirito è unito allo spirito di Padre Pio, della Santa Vergine e di Gesù e loro mi dicono che vogliono che il popolo russo sia felice e di esempio per tutto il mondo. Questa città è predestinata da Dio ad essere la città dell'amore. Portare l'amore nel mondo: questa è la vera bomba atomica di cui tutto l'universo ha bisogno; anche l'America, tanto ricca ma tanto infelice perché ormai gli uomini sono più vicini a Caino che ad Abele. Su di voi Dio ha posato lo sguardo per fare di voi gli uomini del Suo amore. Ecco ciò che dovevo dirvi, ma altre cose vi dirò quando sarà possibile. Intanto, se credete, leggete questo libretto " Quaderno dell'Amore " e cercate di capirne il significato. Questo libro non trasformerà voi in una setta, ma vi farà uomini liberi, capaci di valutare ciò che è bene e ciò che è male riguardo a tutto ciò che il mondo ha detto e ha fatto. Questo libro è una luce per ogni singolo uomo, è una luce che lo induce ad amare i fratelli. L'uomo è infelice fino a quando non ha questa luce, cioè il discernimento. Padre Pio, il mio maestro, aveva il grande dono del discernimento. Era sufficiente nominare una persona lontana che egli ne vedeva lo spirito e la situazione. Voi russi avete molta facilità a penetrare nei cuori con la luce del Verbo, il vostro cuore si accenderà e avrete anche voi un grande, grandissimo discernimento perché solo i popoli che avranno questo dono potranno salvare la pace. Se noi studiamo a fondo la storia, ci accorgiamo che le guerre, i disastri, sono avvenuti perché abbiamo avuto dei capi senza discernimento. Tante guerre si potevano evitare, ma gli uomini stolti hanno regnato al posto degli uomini saggi. Non c'è saggezza se non c'è discernimento. Io lo vedo nei vostri occhi: nei vostri sguardi è scritto che voi potete diventare uomini illuminati e capaci di illuminare la terra. Questa è una realtà e quindi lascerò domani Mosca e la Santa Russia con questa certezza nel cuore: che il buon popolo di Russia aiuterà l'occidente a trovare la via dell'amore a Dio e dell'amore alla vita. Questo dono che ho ricevuto da Dio di conoscere la Russia mi riempie di gioia; ho sempre avuto questo amore nel cuore senza sapere bene il perché. Questi quindici giorni di soggiorno a San Pietroburgo e a Mosca mi hanno fatto comprendere perché ho amato sempre la Russia e quindi questa è una vera gioia che dà senso anche al mio sacrificio. Questa gioia che porto nel cuore per tutti voi, vorrei che ognuno di voi la ricevesse e la portasse alle proprie case, alle proprie famiglie per poter ricostruire una Russia bella, grande, felice come Dio l'ha sempre voluta e vuole. Ringrazio i fratelli della Chiesa Ortodossa che mi hanno ricevuto con tanto amore. Ringrazio tutti gli amici che mi hanno accolto e tutta la terra di Russia. Prego Gesù, Maria, Giovanni e Padre Pio di benedirvi e di darvi una felicità piena. A tutti arrivederci in Italia se avrete la possibilità di venire a trovarmi.
Domande dei presenti
D - Lei dice di avere molto amato la Russia, può spiegarmi in che modo ciò è avvenuto e perché la Russia?
R - ho amato la Russia in un primo momento a livello istintivo, perché ho sempre amato la storia e la geografia fin da bambino, però quando Padre Pio e la Madonna mi hanno rivelato la mia missione, ho capito che questo amore mi era stato messo da Dio per un motivo. Così come avviene per molti amori che noi abbiamo nel cuore, essi non sono casuali - lo diceva Padre Pio - ma sono suscitati da Dio, così come i "casi" (P. Pio diceva che il "caso" non esiste, me è Dio che crea il caso - N.d.R).
D - Lei amava la storia e la geografia in generale, o in particolare quella della Russia?
R - In generale, ma mi soffermavo particolarmente sulla Russia, perché la vedevo come erede dell'Impero Romano dopo che Costantino aveva portato la capitale a Costantinopoli.
D - E quindi condivide la teoria di Mosca come terza Roma?
R - Nel mio cuore sì: Roma dell'amore.
D - Quali brani della Bibbia lei ci consiglia di leggere per trovare conferma a questa idea dell'amore?
R - Per avvicinarsi all'amore bisogna leggere il Vangelo di Giovanni, la lettera ai Galati, l'Apocalisse al capitolo 10. Specialmente la lettera ai Galati è molto illuminante per farci capire che Cristo è venuto a portarci l'Amore, liberandoci dalla "maledizione della legge". Noi cristiani dobbiamo mettere al primo posto la legge dell'amore, altrimenti diventiamo giudici spietati gli uni degli altri. Il cristianesimo non è legge, è amore. La legge è una disciplina per frenare le nostre passioni: una volta frenate le passioni, deve esplodere l'amore. Oggi è necessaria questa esplosione, chiamiamola "atomica" di amore, è necessaria la rivoluzione dell'amore. Gli uomini politici, gli uomini che governano il mondo, si fanno potenti mediante delle leggi, ma noi dobbiamo farci potenti nell'amore. Non deve più esistere il dominio di un uomo su un altro uomo, Dio vuole che l'uomo ami l'altro uomo e quindi tutto è giustizia quando c'è l'amore. Quando invece si usa il potere della legge, si creano le ingiustizie. Voi saprete che in Italia c'è stato lo scandalo di Tangentopoli. Tangentopoli è stata possibile mediante il potere della legge, perché mediante la legge io mi arricchisco e domino gli altri, ma se io innalzo l'amore, l'ingiustizia diventa impossibile perché tutti gli occhi sono rivolti su di me. Invece, quando creo gli idoli della legge - che sarebbero molto spesso questi ministri, questi capi di stato - allora io non ho neanche il potere di difendermi. Padre Pio mi ha detto che Dio vuole una gerarchia d'amore: chi più ama deve comandare e così si eviterà che Caino uccida Abele. E noi, quando diamo il nostro voto, dobbiamo scegliere gli uomini più ricchi di amore e così faremo felici tutti gli uomini. Non c'è pace sulla terra perché gli uomini che amano di più non sono al giusto posto. Ma la pace sarà duratura quando noi avremo al governo gli uomini che amano molto e avremo schiacciato finalmente la testa ai serpenti. Il Vangelo ci dice: " Cristo deve regnare finché non abbia messo sotto i suoi piedi tutti i principati, le potestà, le dominazioni. Poi anche Lui, Cristo, sarà sottoposto al Padre che gli ha sottoposto ogni cosa affinché Dio sia tutto in tutti ". Ecco la ragione: Cristo non è un dominatore, Cristo è un liberatore, è venuto ad aiutarci a liberarci dai prepotenti. E quando noi avremo l'amore nel cuore, saremo uguali a Cristo e avremo un unico Padre. Dobbiamo diventare tutti Cristi, cioè tutti uomini ricchi di amore gli uni verso gli altri. Questa è la ragione del cristianesimo e questa è la vittoria di Dio sul demonio. Non dovete dubitare, questa è la ragione della nostra vita: diventare altri Cristi. Altri Cristi si diventa con la ricchezza dell'amore.
D - Può raccontare qualcosa di Padre Pio? perché noi non sappiamo molto.
R - Padre Pio era un frate molto umile che nel 1917 ricevette le stigmate e da allora diventò famoso in tutto il mondo. Gente di tutti i paesi venivano a trovarlo ed Egli diceva di sé: " Siete venuti a vedere il Battista ". Lui si definiva il "Battista" che veniva per aprire una nuova era: l'era dell'amore. E di me diceva che io dovevo essere il "Bambino", cioè il Giovanni che riporta l'Amore nel mondo. Padre Pio faceva molte profezie e tutto quello che ha detto si è avverato puntualmente. Voi avete sentito che a 14 anni mi mandò a dire che Gesù aveva deciso del mio avvenire. Io non credevo di avere vocazioni mistiche, infatti sono farmacista, ma lui vedeva lontano. Vedeva che non avrei dovuto sposarmi perché Dio mi voleva libero, appunto per portare l'Amore di Dio nel mondo. Padre Pio aveva il dono della bilocazione. Io stesso lo vedevo a Bologna, lontano 600 chilometri. Ci sono molte testimonianze di personaggi americani che lo hanno visto a New York, a Washington. Egli aveva il dono dei profumi: solo nominandolo molte persone sentono grandi profumi di rose, di tuberose, di violette. Egli quando voleva poteva trovarsi ovunque: era un dono dello Spirito Santo. Di fronte a questo gigante, il mondo intero si è inchinato, ma la Chiesa cattolica lo ha perseguitato e non lo ha ancora santificato perché aveva paura di Lui e delle sue terribili profezie. Conoscere Padre Pio è difficile perché è un grande mistero. È il mistero dei profeti. È un mistero anche perché egli, per Volontà di Dio, abbia scelto me, un ragazzino timido, senza nessuna - credevo io - capacità. Ma prima di morire, con grande mia sorpresa, un giorno disse a un sacerdote che si confessava: " Vedi quel giovane? Quello è il Bambino di Gesù, di Maria e mio e a lui sarà dato il Testamento dell'Amore ". Egli era la voce dello Spirito Santo e quando si parlava con Lui si sentiva la potenza dello Spirito che annullava ogni altra voce nemica. Io, a differenza di Padre Pio, come suo erede non credo di aver fatto cose straordinarie, ma Egli mi diceva: " Quelli che hanno doni straordinari non lo sanno e non lo dicono ". Un giorno mi disse: " Dio t'ha dato il dono più grande: la Parola ". Ecco in sintesi la grandezza di Padre Pio. Miracoli ne ha fatti a milioni, qualcuno anche attraverso di me. Per dirvi di più ci vorrebbe troppo tempo.
D - Lei ha detto che del suo libro si parla nell'Apocalisse di Giovanni. Non può dire di preciso che cosa si dice?
R - Nell'Apocalisse di Giovanni, al capitolo 10, si dice che Giovanni vide un libretto in mano a un angelo. Giovanni voleva scriverlo, ma l'angelo gli disse: " Mangialo, ti sarà amaro al ventre e dolce alla bocca perché tu dovrai profetare ancora davanti a popoli, nazioni e re ". Per la Chiesa Cattolica la Rivelazione si è chiusa con Giovanni, ma P. Pio mi disse: " Tu risponderai che lo spirito di rivelazione è chiuso "in" Giovanni " e Giovanni vive, perché Gesù aveva detto a Pietro: " Se io voglio che egli resti - cioè Giovanni - finché io ritorni, a te che importa? ". Ecco, era necessario che esistesse questo segreto, perché in questi tempi di grande confusione l'uomo trovasse nella Parola di Giovanni un punto fermo, capace di riunire tutti i popoli di tutte le religioni e di tutte le fedi. Nel Cuore di Giovanni è il vero segreto dell'ecumenismo, perché l'ecumenismo è Amore di Dio vivente.
D - Lei ha detto che lo spirito di Giovanni è vivo, però dico: tutti gli spiriti sono vivi, cioè non muoiono.
R - Si, ma Giovanni vive per una missione...
D - Leggendo il libro "Quaderno dell'Amore" si nota la profondità. Quanto tempo c'è voluto per scriverlo?
R - Io l'ho scritto durante la Settimana Santa. Due ore al giorno per una settimana. Stranamente, nel 1975 sono venuto in Russia partendo da Bologna l'8 aprile e sono rimasto esattamente la stessa settimana in cui ho scritto il "Quaderno". Mi pareva di essere venuto a trascrivere in terra russa ciò che avevo udito sulle colline di Bologna. Alla fine dell'anno 1967, Padre Pio mi aveva annunciato che nell'anno 1968 egli sarebbe morto, che io avrei ricevuto l'eredità dell'Amore e che avrei dovuto scrivere. Io risposi che non sapevo scrivere, ma Lui mi disse: " Lo Spirito Santo che ci sta a fare? ". Lo Spirito Santo si fece udire veramente a me, l'8 Aprile 1968, alle undici di sera. Mi trovavo nella mia stanza e stavo per andare a letto, ma udivo una voce e allora, non volendo ascoltarla, mi alzai, presi la macchina e mi recai sul monte San Michele a Bologna. Era una notte di stelle ed io vedevo le stelle trasformarsi in lettere dell'alfabeto. E poi una voce entrò nel mio cuore dicendo: " Dobbiamo andare a casa e scrivere, perché è giunta l'ora ". E io rifiutavo, ma la voce era sempre più insistente ed io piangendo presi un quaderno e cominciai a scrivere. La voce mi diceva che tutti i popoli della terra attendono questo Dono per ritrovare la pace e l'amore. Poi sono cominciati i problemi perché tanti sacerdoti cattolici che mi amavano, hanno cominciato a tormentarmi e a dire ogni cattiveria di me. Specialmente nel convento di San Giovanni Rotondo, dove viveva Padre Pio, si è creata una terribile gelosia. Ma come diceva Padre Pio e anche il Papa Paolo VI: " Chi si mette contro lo Spirito Santo, muore ". Finora lo Spirito Santo mi ha sempre difeso e perciò ho potuto parlare. Dall'anno 1985, ho fatto 120 conferenze nelle chiese d'Italia e d'Europa. Spero che un giorno saranno pubblicate quando qualche ricco signore vorrà essere generoso. Infatti da Padre Pio io ho ricevuto una eredità spirituale, da mio padre il necessario per vivere, ma non sono ricco. Possiedo una piccola casetta, che somiglia alle vostre dacie russe, a Cesenatico, sul mare Adriatico, dove chiunque di voi può venire a trovarmi e, per quanto posso, essere ospitato. Nel mese di Settembre dello scorso anno mi trovavo sul terrazzo di questa villetta e vidi un pullman fermarsi davanti a casa mia. Sono scesi due o tre uomini a fotografare la mia casa in tutti gli angoli. Richard è andato a chiedere chi erano, pensate: erano russi di San Pietroburgo. In quel momento interpretai quel fatto come un segno che la Russia mi aspettava. E così sono venuto qui; ma vedrete, la mia casa assomiglia alle vostre villette, alle vostre dacie, questa è la ragione per cui si sono fermati. Cesenatico non è tanto grande e questa casetta me la regalò mio padre quando presi la maturità. A Bologna ho un piccolo appartamento dove vivo insieme a due amici e poi un altro per gli ospiti dove spero di ospitare anche qualcuno di voi, amatissimi figli della terra russa.
D - Come si può fare a far entrare dentro di sé l'amore?
R - L'amore Dio lo dona a tutti quelli che lo chiedono. Se io nella mia vita desidero, metto un ordine, voglio l'amore, l'amore arriva. L'amore è un dono e quindi é necessario pregare per riceverlo. Dio non nega l'amore a tutti quelli che sinceramente lo vogliono. Il libretto "Quaderno dell'Amore" vi aiuterà a imparare a pregare meglio e a riceverlo più presto.
Una donna ringrazia:
La ringraziamo perché è venuto in Russia e perché ci ha portato questo libretto bellissimo
Grazie a tutti voi e con tanto amore vi abbraccio. Arrivederci in Italia.
Dott. Luigi Gaspari
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