Castellammare di Stabia
Conferenza di Luigi Gaspari
Castellamare di Stabia 28 Novembre 1993
Presentazione
Cari amici di Castellammare,
questo momento così tanto atteso volge all'epilogo.
Il Dott. Luigi Gaspari, che ha affrontato questo viaggio in precarie condizioni di salute, ha voluto dare la possibilità a questa splendida regione, tanto amata da Padre Pio, di ricevere il testamento spirituale che il padre ha lasciato dopo la sua morte, frutto di cinquant'anni di sofferenza.
Tutto si basa sull'Amore. L'Amore unisce la cristianità ed è proprio per questo che vogliamo dimostrare, con tutto il cuore, l'affetto per una persona che continua l'opera di P. Pio, nonostante tutte le prove, tutti i dissensi, tutti i contrasti che vengono dal mondo. Quindi, ringraziamo il Dottore esprimendo con calore il nostro affetto, amore e riconoscenza per le difficoltà affrontate in questo ultimo periodo che sono venute anche dalla Chiesa, è inutile negare l'evidenza, ma la Chiesa stessa oggi è in contrasto anche tra i suoi esponenti. Ciononostante giungono inviti da ogni parte e a volte gli ambienti sono insufficienti a contenere la gente che oggi riconosce la Parola del Dott. Gaspari attraverso il "Quaderno dell'Amore".
Ci sono molti che accettano con tanta gioia gli scritti del Dottore, le conferenze che sta tenendo ovunque. Anche da Salerno, l'Arcivescovo Gerardo Pierro, in data 9/11/'93, ha scritto al Dottore queste parole che adesso vi leggo: "Chiarissimo dottore, ho ricevuto la cassetta e i libri che avete avuto l'amabilità di spedirmi: me ne servirò per il mio ministero. Con vivi auguri di ogni bene nel Signore e distinti ossequi. Arcivescovo Gerardo Pierro".
Noi ringraziamo davvero l'Arcivescovo Gerardo Pierro per avere manifestato la propria fiducia verso l'opera che il Dott. Gaspari sta svolgendo. Adesso cedo la parola a Silvio che vi leggerà uno scritto veramente bello che introduce l'argomento del nostro incontro che ha per titolo "Padre Pio e il Bambino".
Nel libro "Testamento Promessa di Grazia" è pubblicata una lettera datata 5/2/1969 e indirizzata da un sacerdote di Milano ancora vivente, Don Mario Sala, al Dott. Gaspari. Questo sacerdote ricevette in confessione da Padre Pio la rivelazione di alcuni segreti che riguardano la persona del Dottore. In questa lettera leggiamo quanto segue: "Egregio Sig. Dott. Gaspari, mi permetto di ossequiarla. Mi è tuttora presente la più cordiale accoglienza fattami in casa dell'amatissimo Padre Pio. Mentre la ringrazio, mi tenga altamente onorato di portarla in cuore e al Santissimo Altare ogni mattina nella mia Messa confermando, indegnamente, la santissima tradizione del venerato e rimpianto mio Padre Pio, che tuttora ne risento nell'animo lo strazio per la sua andata gloriosa in Cielo accanto a Gesù e a Maria Santissima. Mi è giunto il suo espresso accompagnato dall'effigie della sua santa madre e con il Bambino del veneratissimo Padre Pio. Mentre per quest'effigie conserverò una venerazione, mi permetto di abbracciare in Cristo crocifisso Padre Pio, come un tempo si faceva a vicenda, per aver incontrato Lei nel cammino di mia vita. Non so se il Padre mi vorrà accettare ancora nella sua casa di Bologna, la casa di Bologna deve essere per i perfetti. Ad ogni modo, se il Padre mi porterà nella casa di Bologna, è volere suo che sveli un segreto, che tornerà di conforto sia a Lei quanto al sottoscritto. Memore del tanto bene già ricevuto, Padre Pio dal Cielo continua a comunicarle i segreti dei Cuori di Gesù e di Maria. Umiliato del mio niente rimango dinanzi al suo Amore in qualità di Bambino di Gesù, di Maria e di Padre Pio. Umilissimo sacerdote Mario Sala".
Passo la parola al Dottore
Carissimi amici di Castellammare e di tutta la Campania, oggi sono qui con voi per volere di Gesù, di Maria e di Padre Pio. Da essi ho ricevuto un'autorità che non mi permette di tacere perché è l'autorità della Verità ed io devo, fino all'ultimo dei miei giorni, aiutare i miei fratelli a meglio comprendere questa Verità di Dio che oggi è molto confusa con le menzogne del mondo.
Padre Pio, come molti di voi sanno, mi ha allevato come figlio suo in Gesù e Maria fin dall'età di 14 anni e la mia vita non è stata facile, anche se ho avuto il privilegio dell'amore del santo profeta, dell'Amore di Gesù e di Maria. La mia vita è stata un sacrificio perché, fin dall'età di 14 anni, il Signore Gesù mi fece sapere, attraverso una lettera fattami inviare da Padre Pio che troverete nel libretto "Quaderno dell'Amore", che Gesù aveva deciso del mio avvenire e che perciò avrei dovuto studiare e prepararmi per il futuro. Questo futuro fu da allora un po' la mia preoccupazione, perché in esso vedevo l'impossibilità di pensare a me stesso come a un uomo uguale a tutti gli uomini di questo mondo. La mia preoccupazione era giusta e reale, era la preoccupazione di dover vivere una vita straordinaria mentre il mio temperamento di uomo tranquillo e mansueto mi avrebbe portato a vivere nella massima semplicità, come un normale professionista con famiglia.
Il pensiero costante di dover servire Dio in modo particolare mi seguì dai 14 anni in poi, fino a che Padre Pio gradualmente mi rivelò il segreto della mia vita, che per alcuni rimane un mistero e per altri è anche una preoccupazione. Molti vescovi e sacerdoti mi temono anche se, in realtà, io penso di non essere un uomo che fa paura, a meno che non si abbia paura della Verità perché io solo questo rappresento. Non rappresento né un potere, né nulla che possa turbare la libertà dell'uomo; io sono solamente rappresentante della Verità e della Libertà di Dio. Quindi, questi uomini che da tempo si affannano a temermi e a proibirmi di parlare, devono essere uomini timorosi di udire la Verità, perché sono andato a scuola per 14 anni dal profeta Padre Pio solamente per imparare a trasmettere agli uomini i segreti per raggiungere la felicità e la libertà su questa tormentata terra. Ho accettato di sacrificare la mia gioventù solamente per il bene del prossimo, non per usarlo al mio servizio ma per servirlo serenamente e con tanto amore. L’ho fatto per porgere a tutta l'umanità il messaggio d'Amore di Cristo che vuole la felicità dei popoli, che vuole liberare il mondo intero dall'inganno dei figli di Satana.
Purtroppo, anche all'interno della Chiesa esistono uomini vestiti da vescovi o da sacerdoti che sono più propensi a servire il demonio che a servire la Verità di Dio. In questi giorni, proprio l'Arcivescovo di Napoli che io non ho il piacere di conoscere e spero di non conoscere mai, si è permesso di telefonare per impedire che questa mia conferenza a Castellammare venisse fatta in una Chiesa. L'Arcivescovo dovrebbe sapere che non si può impedire allo Spirito Santo di parlare. La stessa autorità di vescovo viene da Pietro e attraverso Pietro dallo Spirito Santo. Quando un uomo consacrato manca di senso di libertà, di rispetto della libertà degli uomini e di Dio, non si può più chiamare uomo di Dio, ma è un suo persecutore. Io questo lo dico senza rancore, ma con dolore perché vedo in questi uomini dei futuri persecutori di tutti voi che siete qui. Costoro, più che rispettare la libertà, cercano di intrallazzare con i nemici della libertà che sono i marxisti, e con i marxisti vorrebbero imprigionare gli uomini fingendosi servi di Cristo. Questi non sono servi di Cristo, sono servi della menzogna di Satana che ha preso un nome: marxismo.
Noi sappiamo ciò che è accaduto in Russia, quello che hanno sofferto gli uomini del mondo a causa delle persecuzioni leniniste, staliniane, e brezneviane. Oggi sembra che il comunismo sia crollato in Russia, ma in molti ambienti, purtroppo anche ex-cristiani, si tenta di riportare il marxismo in auge. Questi uomini, ve lo dico con serenità e con l'autorità che ho ricevuto da Gesù, da Maria e da Padre Pio, sono la rovina del mondo, sono la rovina di tutti coloro che, su questa terra, cercano la pace di Cristo.
La pace di Cristo non verrà mai finché cerchiamo di intrallazzare con i negatori di Dio, con i nemici della Verità di Cristo. Questi uomini che si mascherano dietro delle gonne da monsignore, da vescovo e da sacerdote, sono la rovina dell'Italia e del mondo.
Ecco allora perché Padre Pio, Gesù e Maria mi hanno scelto fin dall'età di 14 anni. Io non capivo la necessità di questa scelta perché mi ritenevo l'ultimo degli uomini, senza nessun carisma particolare. Ma poi venne il tempo, quando avevo 30 anni, in cui Padre Pio mi rivelò che era necessario questo mio sacrificio, questa mia rinuncia alla vita personale. Egli mi disse: "Se tu rinunciassi a questa Volontà di Dio su di te, dovresti abbandonare tutto e tutti. Te la senti di abbandonare tutto e tutti?". Padre Pio mi disse che nella Chiesa c'era bisogno di un uomo che dicesse sempre e solo la verità, perché è solo la Verità che può salvare la libertà e la felicità degli uomini della Terra.
Purtroppo, dal giorno della morte di Padre Pio, ho sperimentato quanto sia duro il calvario della mancanza di libertà. Io non avrei mai pensato che proprio tra i miei fratelli della Chiesa cattolica avrei trovato i peggiori persecutori e i più grandi bugiardi, capaci di tutte le accuse per farmi tacere e per non farmi avere la stima del popolo. Il padre aveva previsto tutto questo e me lo aveva detto, ma quando ho toccato con mano questa realtà, la mia sofferenza è stata immensa.
È comunque rimasta ferma a mia intenzione di continuare a dire, fino alla fine, tutto ciò che il Cuore di Gesù, di Maria e di Padre Pio nel segreto mi hanno rivelato per amore alla libertà e alla felicità di tutti gli uomini. Quindi, ringrazio voi che mi avete voluto ospitare, nonostante l'avversione del vescovo di Napoli o di chi altro non so. Questo che avete fatto è un omaggio a Padre Pio, a Gesù e a Maria e tornerà di grande vantaggio per la vostra serenità, per la vostra libertà interiore. Non si deve infatti obbedire a coloro che vogliono costringere a fare la loro personale volontà. La Volontà di Dio solamente è importante e la Volontà di Dio, oggi più che mai, è questa: cercare a tutti i costi di vivere nella libertà di figli di Dio, di approfondire la conoscenza del Santo Vangelo e di tutto ciò che Dio vuole per la nostra felicità e per il nostro bene. Il Santo Vangelo ci dice: "La mia Verità solamente vi fa liberi", quindi cerchiamo nelle Sacre Scritture e nel Vangelo tutte le parole che ci aiutano a vivere nella santa libertà che Dio ci concede e che io auspico voi raggiungiate, per amor vostro e per amore a Gesù, a Maria e a Padre Pio che mi hanno dato l'autorità di non temere il potere di coloro che vogliono schiavizzare l'umanità, perché proibire di parlare significa diventare degli Stalin, dei Lenin e dei KGB in seno alla Chiesa.
Noi dobbiamo rifiutare che la Chiesa diventi un novello KGB che costringe gli uomini a obbedire a tutte le falsità che un vescovo può dire per togliere all'uomo la possibilità di parlare. Quello che è stato fatto oggi a me, domani sarà fatto a voi se non saprete resistere a questi assalti, perché togliere la libertà a un uomo che serve Dio significa togliere la libertà a tutto il popolo: il popolo deve difendere la libertà dell'uno per avere diritto ad avere la propria libertà personale. P. Pio ad una persona che si inginocchiava a lui dicendo: "Padre, vi voglio tanto bene" rispose: "Se è vero che mi vuoi bene, difendimi". Dio sarà sempre con voi se voi difenderete le persone giuste, le persone che vogliono la vostra vera felicità.
Padre Pio ha sofferto cinquant'anni per mantenere in vita la Verità e la libertà e poi, dopo questa sofferenza, ha voluto che io continuassi a mantenere in vita la sua parola, che è la Parola di libertà del Vangelo, delle Sacre Scritture.
Un giorno, alla fine del 1968, mi ero confessato da lui e, mentre uscivo dal confessionale, Padre Pio disse a Don Mario Sala che stava entrando: "Lo vedi quel giovane? Quello è il Bambino di Gesù, di Maria e mio. Quando io sarò morto, se non ascolterete quello che dirà, perderete l'autorità…". Egli disse che questo Bambino rappresenta la Volontà di Dio, che quello che egli dice è Dio a volerlo, è Dio che lo ha deciso e che i sacerdoti avrebbero dovuto ricordarsi di onorarlo ed amarlo per il bene di tutta la Santa Chiesa. Ecco, questa è stata l'autorità che Padre Pio, Gesù e Maria mi hanno dato, che io non ho mai cercato, non ho mai voluto avere, ma… purtroppo è stato così e così sarà, perché io non rinnegherò ciò che Dio ha voluto da me per il bene vostro, per il bene di questa Italia, per il bene del mondo intero.
Voi, amici cari, dovete meditare, approfondire le parole del "Quaderno dell'Amore" e farle conoscere all'interno della Chiesa. Attraverso questo libretto farete un discernimento, vedrete coloro che amano Dio e coloro che, invece, fingono di amarlo, esercitando un potere sulle coscienze che non hanno diritto di esercitare.
Voi mantenetevi liberi e pieni di desiderio di Amore di Dio. Oggi che siamo nella piena confusione all'interno della Chiesa e nel mondo, dobbiamo cercare la libertà interiore, la libertà di discernimento che si raggiunge pienamente mediante l'amore. Se noi doniamo il primo posto del nostro cuore a Gesù siamo certi che Dio ci donerà la luce per poter distinguere coloro che hanno torto e coloro che hanno ragione. Oggi non si deve più guardare al tipo di potere che un uomo vuole esercitare, bisogna guardare al tipo di libertà che quest'uomo ci vuole donare. Tutti coloro che ci vogliono togliere la libertà sono strumenti di Satana, perché Satana è colui che vuole impossessarsi della libertà dell'uomo ed esercitare un potere coercitivo su tutti i desideri, su tutte le volontà degli uomini.
L'alleanza fra Chiesa e marxismo è la più grande diavoleria di questo secolo e Padre Pio è venuto per dire a tutti noi cristiani che questo non si doveva e non si deve fare perché Dio non lo vuole. Dio vuole una Chiesa Cattolica libera, santa e apostolica, dove ogni persona sia nella pienezza della libertà e dell'Amore. Le alleanze con questi uomini satanici, con questi anticristi, non possono altro che portare l'inferno sulla terra. Abbiamo visto che cosa è successo in Russia, che cosa è successo nella Spagna nel 1935: ora cosa aspettiamo a dire no alle alleanze, ai dialoghi con costoro? Aspettiamo di essere ridotti alla fame e di dover chiedere un permesso per poterci trasferire da Salerno a Roma e viceversa? Ecco, questo è quello che ci prospetta questo insieme di cattolicesimo e marxismo. Padre Pio non è stato ancora fatto santo proprio per questo motivo, perché egli diceva che questo è il segreto di Fatima.
L'alleanza dei cattolici con i marxisti è ciò che Dio non vuole, è la rovina del mondo. Padre Pio l'ha ripetuto e mi ha ordinato di ripeterlo a tutti voi per potervi salvare da quell'inferno nel quale anche la Santa Russia cadde e da cui ora sembra liberata. E noi, che siamo maestri di civiltà, dovremmo cadere in una situazione ancora peggiore di quella russa? No, questo non accadrà perché Padre Pio ci ha donato la libertà dell'Amore, il "Quaderno dell'Amore" che ci insegna a guarire tutti i mali del mondo e specialmente a guarire dalle alleanze con i figli di Satana. Ognuno di voi è responsabile di quello che accadrà in Italia, ognuno di voi deve diventare un "bambino", cioè un uomo capace di mantenere in vita la libertà. Il bambino è incapace di mentire, dice solo quello che crede vero e io pregherò Padre Pio, il Cuore di Gesù e di Maria, di far diventare voi tutti strumenti dello Spirito Santo, cioè tutti bambini.
Vedete, all'interno della Chiesa noi dobbiamo lavorare, lavorare e ammonire. Molti buonissimi e bravi sacerdoti sono intimoriti da questi superiori che si credono dei padreterni e decidono anche della libertà del sacerdote. Quindi aiutiamo i sacerdoti buoni che non sono dialoganti a vivere la loro vita, a portare Cristo sulla terra e non accettiamo i consigli di quei prelati che vogliono confonderci con i figli di Satana che sono i marxisti.
Anche a S. Giovanni Rotondo Padre Pio è stato strumentalizzato. A S. Giovanni Rotondo non si dice quel che era veramente Padre Pio, quello che ha veramente detto perché si ha il timore che Padre Pio perda la sua santità dicendo la verità su di lui. Ma a Padre Pio non importa della santità che gli attribuiscono gli uomini, egli è già santo davanti a Dio e sempre più santo lo faremo se lo mostreremo al mondo qual è: il nemico degli intrallazzi e dei compromessi coi nemici di Dio.
Di questo passo, se noi lasciamo andare avanti queste correnti di uomini dialoganti, trasformeremo l'Italia in un paese marxista o islamico. Questo vogliono i nemici della Verità: i dialoghi che portano in casa tutti i nemici del Cristianesimo. La Chiesa santa di Roma ha bisogno di apostoli del Vero, di apostoli che credono nella missione dei santi, nella missione dei profeti. È stato difficile il mio compito e lo è ancora di più oggi, perché in molte sedi mi combattono anche se sanno che io non ho armi per difendermi. Ho solo l'arma della Verità e dell'Amore di Dio e io credo che l'Amore di Dio sia tanto potente da piegare anche i marxisti, da piegare anche i seguaci dell'Islam perché Padre Pio ha dato prova con il suo Amore di convertire molti comunisti e di farli diventare buoni cristiani. Questo è quello che vuole Dio: l'arma dell'Amore, non l'arma del dialogo.
Il dialogo lo vuole il diavolo, così diceva Padre Pio. Bisogna amare i nemici, convertirli, non dare loro ragione e andare a braccetto. Andando a braccetto non si fa altro che perdere la benedizione dello Spirito Santo, perché lo Spirito Santo non soffia laddove c'è dialogo e compromesso con la menzogna. Quindi, dite pure al vostro Arcivescovo di Napoli che Padre Pio ha detto, e io lo ripeto, che quelli che dialogano con i marxisti, con i nemici di Dio, non hanno il diritto di ricevere lo Spirito Santo. Costoro hanno lo spirito di Satana che li porterà molto lontano e tutti gli uomini vedranno le opere di questi nemici di Dio.
Bisogna essere amici di Dio servendo l'Amore. Con l'amore si può conquistare anche il comunista, anche il marxista, anche il seguace di Maometto, ma non dialogando. Questo è il messaggio più grande, più importante che Padre Pio è venuto a portare e oggi non c'è nessuno, neanche a S. Giovanni Rotondo, che abbia il coraggio di ripeterlo perché temono di rendersi nemici della Chiesa. Ma la Chiesa si salva solamente se noi avremo il coraggio di mettere in luce queste sacrosante verità, altrimenti sarà un bagno di sangue, peggiore di quello che c'è stato in Spagna nel 1935.
Se noi abbiamo lo Spirito Santo non dobbiamo temere nessuno, perché lo Spirito Santo ci difende e ci rende liberi. Se noi rinunciamo allo Spirito Santo, ecco che diventiamo nemici gli uni degli altri: il vicino di casa diventerà nostro nemico, diventerà colui che ci denuncia ad un eventuale KGB e la nostra vita sarà un vero inferno. È solo lo Spirito Santo che rende capace l'uomo di amare il fratello e quindi non perdiamo la Grazia dello Spirito Santo, cerchiamo di essere uniti ad Esso. Padre Pio è venuto a rivelarci che lo Spirito Santo si dona a noi solo se non accettiamo compromessi con le menzogne o con le ideologie errate del mondo. Non abbiate paura di coloro che usano il loro potere per intimorirvi: nessuno è potente più dello Spirito Santo e se voi siete dalla parte della Verità avete il potere dello Spirito Santo che vi difende.
Avete sentito la lettera del nuovo vescovo di Salerno che è stato molto generoso e gentile. Purtroppo, in precedenza, il vescovo Grimaldi anche lui si era permesso di calunniarmi e di diffondere ogni sorta di menzogna per non farmi parlare. Ciò è avvenuto l'anno scorso quando, recatomi a Foggia per una conferenza in una chiesa, il vescovo Grimaldi telefonò, come hanno fatto oggi, per impedirlo. Così, invece di parlare nella chiesa ho dovuto farlo in una sala come questa. Purtroppo qualche volta lo Spirito Santo si fa sentire e il Vescovo Grimaldi la domenica successiva, mentre celebrava la Messa, è morto. Il parroco di quella chiesa mi telefonò spaventato e mi disse: "Perché è morto?". Io ho detto di non sapere perché, ma lo Spirito Santo interviene. Qui a Napoli si dice: "Dio è lungariello, ma non scurdariello". Quando si usa il potere per calunniare e per fare il male a coloro che hanno tutta la buona volontà di servire Iddio, che hanno sacrificato la vita per amore del prossimo, ecco che il Signore interviene. Interviene perché Dio difende sé stesso difendendo coloro che lo amano.
Vedete che noi dovremmo parlare di tante cose belle, di mistica, dell'Amore di Dio che viene a noi, però l'Amore purtroppo si allontana quando le menzogne, la cattiveria, la perfidia da parte dei suoi falsi servi si fa grande come al giorno d'oggi. E allora di amore non se ne parla più, perché l'amore diventa impossibile in coloro che vogliono esercitare l'autorità sul popolo e che vogliono servirsi del popolo per diventare potenti. Ma il popolo non deve assolutamente accettare questi poteri. Il popolo ha diritto alla libertà perché Cristo è andato in Croce per donare la libertà e non vorrà, non permetterà che la Sua Chiesa diventi un carcere come i lager marxisti.
Noi dobbiamo, con tutte le nostre forze, unirci ai vescovi buoni, ai sacerdoti buoni e mantenere la Chiesa pulita come l'ha voluta Cristo, come la vuole Padre Pio e come la vogliono i santi. Questo è l'unico modo per rendere ancora felice Napoli, il Sud Italia che sta per essere, purtroppo, imprigionato in una galera dalla quale è difficile uscire. Ascoltatemi, perché ascoltando me ascoltate il consiglio di Gesù, di Maria e di Padre Pio che vi vogliono tanto bene e non vogliono vedervi prigionieri. Senza accorgervene in questa prigionia vi potete ritrovare se non vi istruite con il Vangelo in mano per dire agli uomini: "Questo è ciò che Dio vuole. Dio vuole che noi siamo liberi nella Sua Verità, perché è solamente la Verità che ci fa liberi". Quindi, mi appello a voi, buon popolo napoletano, affinché non vi lasciate schiavizzare da nessuna ideologia che non sia l'ideologia della Verità del Vangelo.
Io sono cattolico, apostolico, romano e credo nella Chiesa Cattolica. Non sono settario, difendo i valori del cristianesimo cattolico ma purtroppo la Chiesa Cattolica non è più unita. Paolo VI, che era mio amico, disse che il fumo di Satana è entrato nella Chiesa e il fumo di Satana, mi disse Padre Pio che fu profeta di Dio inviato sulla terra per salvare la Chiesa e il mondo, è il marxismo. Compromettersi con il marxismo significa mettere il demonio dentro la Chiesa: questo lo ha detto Padre Pio. Ho passato tutta la mia vita nella Chiesa: prima nell'Azione Cattolica, poi accanto a Padre Pio e oggi continuo a difendere la mia Chiesa, non la chiesa di Marx. Si è ciechi quando non si vedono quei vescovi che vanno a braccetto con i capi del comunismo: questa non è la Volontà di Dio.
Sono venuto qui per un dovere di coscienza, per la promessa che ho fatto a Padre Pio, a Gesù Cristo e alla Madonna di dire sempre la Verità e quindi ripeto: Padre Pio è venuto sulla terra, inviato dopo il messaggio di Fatima, principalmente per dire alla Chiesa di non cadere nel baratro marxista. Egli ha dato l'incarico a me di continuare a ripetere alla nostra amatissima Chiesa che con questi compromessi si va a finire all'inferno, cioè si porta l'inferno sulla terra perché l'inferno in terra è la mancanza di libertà e i comunisti sono molto bravi a crearlo.
Padre Pio, nel lontano 1963, mi mandò a Roma con un particolare compito. Io sono cugino di un Arcivescovo, Monsignor Mario Pio Gaspari, che in quel tempo si trovava alla Segreteria di Stato vaticana e collaborava con Casaroli. Padre Pio mi disse: "Vai a Roma da tuo cugino, digli che Dio non vuole il centrosinistra e che né il Papa né i vescovi lo devono appoggiare perché altrimenti sarà la rovina per il partito democristiano e per la Chiesa". Io andai da mio cugino e gli riferii la Volontà di Dio espressa da Padre Pio ma lui rispose: "Papa Giovanni ha già deciso per il centrosinistra e non c'è niente da fare". Tornai da P. Pio e gli dissi: "Padre, mio cugino ha detto che in Vaticano hanno deciso per il centrosinistra". Egli mi rispose: "Prima c'è Dio, poi il Papa e Dio non la pensa così. Il Papa non avrà sei mesi di vita". Sei mesi dopo Papa Giovanni morì. E poi sappiamo la fine che ha fatto la Democrazia Cristiana, che se avesse obbedito a P. Pio probabilmente avrebbe ancora il primo posto in Italia. Allora Padre Pio è profeta o no?
Cari amici, vorrei chiarirvi ancora una volta che io non ho nessun interesse personale da difendere. Alla mia età, quasi 70 anni, non ho più ambizioni di alcun genere. L'unica mia vera ambizione è quella di vedere una Chiesa felice, un popolo cristiano veramente felice. Ho sofferto tutta la vita e mi sono sacrificato, molti sono testimoni di questo, per un unico scopo: obbedire alla Volontà di Dio. Ora, essere venuto qui non è stato un divertimento perché io soffro di asma e quindi restare nella mia casa è preferibile che andare in giro per il mondo. L'ho fatto per una esigenza della mia coscienza e, se è vero che la coscienza è un sacrario infallibile, vi dico che la mia coscienza mi ha detto di parlare e di ripetere ciò che ho imparato durante tutta la mia vita alla scuola del Santo padre Pio il quale, oltre tutto, mi ha supplicato di rinunciare alla mia vita personale per poter dire al mondo la Verità. Secondo Padre Pio io avrei ricevuto da Dio questa autorità: ammonire gli uomini ad essere molto attenti a non uscire dalle vie tracciate dal Vangelo perché altrimenti il sangue scorrerà, lo Spirito Santo ci abbandonerebbe e sarebbe un disastro per tutti.
Io non ho niente contro il vescovo, non ho nessuna rivalità perché non aspiro a nessun potere, a nessun trono. Io desidero solamente la felicità della Chiesa e dei popoli. Quindi, ho un dovere davanti a Dio: il mio dovere oggi l'ho compiuto, come l'ho compiuto in passato. Chi non mi vuole ascoltare sarà responsabile davanti a Dio perché io non ho fatto niente per ambizione o per volontà di sopraffare l'autorità ecclesiastica. Io rispetto l'autorità ecclesiastica e mi inchino davanti all'autorità quando questa rispetta la Volontà di Dio, ma se qualunque vescovo mi dicesse di votare comunista non obbedirei assolutamente, perché questo è contro il Volere di Dio. Non dobbiamo cadere nella trappola perché purtroppo, anche nella Chiesa, sono entrati i demoni e allora noi dobbiamo fare un netto discernimento fra chi è di Dio e chi è del diavolo.
Stiamo molto attenti, perché in nome dell’obbedienza si sono fatte tante stupidaggini. Il centrosinistra è stato fatto in obbedienza a qualcuno che lo ha voluto e le conseguenze quali sono state? Non abbiamo più un partito cattolico, ecco le conseguenze. Bisognerebbe chiarire bene che cosa vuol dire obbedienza perché di questo passo arriveremo ad obbedire al marxismo in nome dell'obbedienza a Gesù Cristo. Ma non è possibile che uomini intelligenti vogliano questo. Ripeto, dobbiamo obbedire a tutti gli uomini che, con sincerità, servono la Verità di Cristo senza compromessi con la menzogna.
Questo mi ha insegnato Padre Pio. Una volta, in confessione, egli mi disse chiaramente: "Ci sono dei vescovi che si comportano male e tu non devi obbedire". Padre Pio era molto chiaro, non faceva confusione e noi dobbiamo imparare da lui a obbedire agli uomini santi, agli uomini che ci vogliono portare sulla via di Cristo e non sulla via di Maometto o di Carlo Marx.
Vi chiedo scusa se non sono stato capace di farmi comprendere. Vi assicuro che il mio unico desidero è difendere questi valori che Padre Pio ha trasmesso quindi raccomando a tutti voi di obbedire a lui che era l'inviato di Dio, il profeta di Dio. Solo la vostra coscienza vi dirà se questo è vero o è falso. Se la coscienza vi dice che Padre Pio era nella verità, ascoltate quello che vi dico e vi troverete felici.
Leggete il "Quaderno dell'Amore", affrontate la vita con la spada dell'Amore e vedrete che tutto si appianerà. Non accettate per amore ciò che è l'odio di Satana. L'Amore solamente sia la vostra guida, così come ha insegnato a me Padre Pio che prima di morire mi ha fatto scrivere questo libretto, in previsione della venuta di un tempo di grande confusione per cui gli uomini non avrebbero saputo più capire chi è di Cristo e chi è del diavolo. Chi si mantiene fedele all'Amore del Vangelo ripetuto, trascritto in questo libretto, non perderà la retta via e non sarà confuso da nessun demonio di questa terra.
Io vi garantisco che pregherò per voi, perché abbiate la luce di capire anche ciò che le mie parole non sono riuscite a dire. Io ho voluto dirvi che Gesù vuole la vostra felicità e la vostra felicità coincide con la libertà. Se voi vi lasciate derubare della libertà non ci sarà felicità per voi, ma solo un inferno di lacrime, di pianti e di miseria, perché la ricchezza dell'uomo è la libertà.
Mi scuso per non essermi fatto capire da tutti, ma certamente tutti capiranno che io ho parlato solo per amore. Non vi chiedo niente e vi dono tutto il mio cuore affinché possiate trovare quell'aspirazione alla libertà e alla gioia che Gesù, Maria e Padre Pio vogliono dare a ognuno di voi. Con questo vi saluto e vi abbraccio in Cristo Signore.
C.D.O.L.G.
Comitato Diffusione Opere Luigi Gaspari
Via S. Felice, 91 Tel. 371 3956034
40122 Bologna (Italia)
C/C Postale n. 29451408
info@archiviogaspari.it